NULLA VERITAS SINE TRADITIONE


14 febbraio 2020

Ebrei e musulmani non hanno lo stesso Dio dei Cristiani



Si è diffuso nel mondo cattolico l’errato concetto che ebrei e musulmani, essendo monoteisti, abbiano lo stesso Dio dei cristiani.
Con argomenti teologici, al lume della fede rivelata, l’Autore dimostra l’assoluta infondatezza di tale asserzione, poiché l’unico vero Dio è quello che si è manifestato e rivelato nella persona del Figlio, che col Padre e con lo Spirito Santo è un solo Dio.
Pertanto, ebrei e musulmani, che non credono in Gesù Cristo, non hanno lo stesso Dio dei cristiani, benché siano monoteisti ed abbiano qualche conoscenza intorno alla divinità.


17 gennaio 2020

L'attualità di un'intervista a Monsignor Ducaud Bourget sulla Tradizione Cattolica




Monsignor François Ducaud Bourget, quando il 27 febbraio 1977 organizzò la presa della chiesa di Saint Nicolas du Chardonnet a Parigi per ottenere ai parigini un tempio (negato ostinatamente dal Cardinal Marty) nel quale potessero assistere alla Messa di sempre e pregare secondo le forme tradizionali della santa liturgia, era stato cappellano dell’Ordine di Malta e prelato d’onore di Pio XII. Partigiano decorato (si ricorda il suo contributo nel mettere in salvo molti ebrei perseguitati consentendo il loro passaggio in Spagna) e poeta laureato dell’Accademia di Francia, godeva di una reputazione ecclesiastica, civile e letteraria degna di grandi uomini francesi dei secoli passati. In un’intervista, nel 1976, un anno prima di quella presa eroica che fu un segnavia fondamentale nella lunga difesa della Tradizione cattolica in Francia e in Europa (la cui giustizia è stata implicitamente sancita dal Motu Proprio Summorum Pontificum), Monsignor Ducaud Bourget aveva assunto le difese di Monsignor Marcel Lefebvre colpito dalla sospensione a divinis comminatagli da Paolo VI per avere denunciato gli errori conciliari.
In un momento drammatico, il vecchio prelato francese espresse con estrema chiarezza e in poche battute la dottrina cattolica del primato e dell’infallibilità del Pontefice, l’idea che il Papa è in tutto sottoposto alla Tradizione della Chiesa, che costituisce un prius rispetto all’autorità infallibile di dichiararla e di definirla. Il Cattolicesimo non può perciò essere ridotto al “culto di un buddha vivente, né a papolatria”.

Monsignore, si è ancora cattolici quando si disobbedisce in modo così palese al Papa?
Naturalmente sì, poiché il cattolicesimo non è un feticismo, il cattolicesimo non è il culto di un buddha vivente, né è papolatria, per nulla! È chiaro che il Papa è il superiore, il vicario di Gesù Cristo, ma il suo compito è quello di conservare la Tradizione data dalla Chiesa, perché la Chiesa esisteva prima del Papa.

Chi è cattolico in questa vicenda, Monsignor Lefebvre o il Papa?
Senza alcun dubbio Monsignor Lefebvre.

Quindi il Papa non è cattolico?
Questo riguarda lui, spetta a lui scegliere, ma una cosa è certa: obbedendogli non si obbedisce a un cattolico. Un vero cattolico, un Papa cattolico, non può in coscienza, onestamente, interdire moralmente un sacerdote, un vescovo come Monsignor Lefebvre e dei giovani perfettamente onorabili.

Dunque in conclusione il Papa si comporta come se non fosse cattolico?
Esattamente, esattamente. Tutto qui.


13 dicembre 2019

L'Ordine del Drago



L'Ordine del Drago (in latino, Societas Draconistrarum; in ungherese, Sárkány Lovagrend; in rumeno, Ordinul Dragonului; in tedesco, Der Drachenorden; in croato, Zmajev Red) è stato un ordine militare cristiano di cavalieri, generalmente composto da principi e nobili.

Fondato nel 1408 dal re Sigismondo d'Ungheria, successivamente imperatore del Sacro Romano Impero tra il 1433 e il 1437, l'Ordine del Drago era, secondo i suoi statuti, obbligato a difendere la Santa Croce e a combattere i nemici del Cristianesimo. Venne pertanto impiegato nella lotta contro l'Impero Ottomano ma anche nel contrasto all'eresia hussita.