6 giugno 2010
Prima che sia troppo tardi
E' un mistero che gran parte della Chiesa sia potuta cadere nell’apostasia. Un tale evento non sarebbe potuto accadere in una Chiesa ove i fedeli avessero ricevuto una sana istruzione tradizionale della Dottrina Cristiana e fossero cresciuti nella pratica delle virtù Cristiane. Non sarà la Nuova Evangelizzazione, ma l’aderenza alla Tradizione ciò che manterrà salda la fede di un Cattolico, come spiega San Vincenzo di Lerins: «Se un nuovo contagio tenta di avvelenare non solo una parte, ma tutta la Chiesa allo stesso tempo, allora ciò che un Cattolico deve fare, ovvero la sua più grande preoccupazione, è quella di aderire e conformarsi a ciò che è antico e che quindi non può più essere modificato da alcuna nuova bugia».
Sfortunatamente, i Cattolici al giorno d’oggi non sono più istruiti nella Tradizione Cattolica antica o nell’ortodossia, non seguono più il Catechismo tradizionale, ma quello nuovo del magistero vivente e della "tradizione vivente" della Chiesa Conciliare della Nuova Evangelizzazione. Il "rinnovamento post-conciliare", che è stato portato avanti come un "aggiornamento", ovvero l’implementazione delle riforme post-conciliari, ha prodotto la "perdita della Fede" ed il "disorientamento diabolico" che il precedente Vescovo di Fatima (Cosme do Amaral) e Suor Lucia hanno definito essere gli elementi centrali del Terzo Segreto di Fatima.
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«Sento intorno a me degli innovatori che vogliono smantellare la Sacra Cappella, distruggere la fiamma universale della Chiesa, rigettare i suoi ornamenti, procurare il rimorso per il suo passato eroico!
Ebbene, ho la convinzione che la Chiesa di Pietro debba appropriarsi del proprio passato, altrimenti si scaverà Lei stessa la tomba...
Verrà un giorno in cui il mondo civilizzato rinnegherà il suo Dio, in cui la Chiesa dubiterà, come Pietro ha dubitato. Sarà tentata di credere che l’uomo è diventato Dio, che Suo Figlio non è che un simbolo, una filosofia come tante altre e, nelle chiese, i cristiani cercheranno invano la lampada rossa dove Dio li aspetta, come la peccatrice che gridò davanti alla tomba: dove lo hanno messo?»
Card. Eugenio Pacelli (Pio XII)
S.S. Pio XII (P.M. 1939-1958)
«Non vi lasciate sorprendere da questi nuovi riformatori. Li chiami pure il mondo menti superiori, ingegni potenti, coscienze illibate, fulgide intelligenze, ma Cristo li ha giudicati tutti con questa sentenza: “Chi parla di proprio suo movimento, cerca la sua gloria; invece è verace e degno di fede soltanto chi cerca la gloria di Colui che lo ha mandato, ed è incapace di tradire i suoi uditori»
«Gli artefici di errori non cerchiamoli, oggi, tra i nemici dichiarati. Essi si nascondono nel seno e nel cuore della Chiesa!»
San Pio X
S.S. San Pio X (P.M. 1903-1914)
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«L'errore cui non si resiste, viene approvato; la verità che non viene difesa, viene oppressa»
San Felice III