NULLA VERITAS SINE TRADITIONE


7 ottobre 2016

Un Grande di tutti i tempi: San Pio V



San Pio V è il papa della Controriforma, della battaglia di Lepanto, del catechismo romano, del breviario romano riformato e del messale romano. Fu lui, l’11 aprile 1567, a conferire il titolo di dottore della Chiesa a San Tommaso d’Aquino. Nel 1568, lo stesso titolo fu attribuito anche a quattro Padri della Chiesa d’Oriente: Sant’Atanasio, San Basilio Magno, San Giovanni Crisostomo e San Gregorio Nazianzeno.

La sua elezione fece tremare la Curia romana e non soltanto quella. Serietà e inflessibilità furono immediatamente applicate: niente festeggiamenti e banchetti per solennizzare l’elezione pontificia. Cercò, con ogni mezzo, di migliorare i costumi della gente, emettendo bolle, punendo l’accattonaggio, vietando le dissolutezze, cacciando da Roma le prostitute, condannando profanatori e bestemmiatori. Ridusse il costo della corte papale e rafforzò gli strumenti per combattere l’eresia e il Protestantesimo, ben sapendo che la sua intransigenza e il suo zelo gli avrebbero procurato molti nemici.

Risoluto e onesto, fu rigido oppositore del nepotismo. Ai numerosi parenti accorsi a Roma con la speranza di ottenere da lui qualche privilegio e beneficio economico, Pio V disse che un parente del papa può considerarsi sufficientemente ricco se non conosce la miseria. Da questi atti si evince la sua ferma volontà di custodire l’integrità della Fede e di difendere la Chiesa dagli avversari e dalle eresie.

Non ebbe paura della violenza musulmana, e preoccupato delle mire geopolitiche dei turchi promosse la “Lega Santa” dei principi cristiani contro la mezzaluna. Le forze navali della Lega si scontrarono, il 7 ottobre 1571, con la flotta ottomana nelle acque al largo di Lepanto, riportando una memorabile vittoria, ottenuta grazie, soprattutto, alla “crociata di rosari" recitati per ottenere l’aiuto divino.

Anche se l'annuncio della vittoria cristiana giungerà a Roma diversi giorni dopo, Pio V, il giorno stesso della battaglia, ebbe una visione in cui vide cori di Angeli intorno al trono della Beata Vergine, con in braccio il Bambino Gesù e in mano la Corona del Rosario. A seguito dell’evento prodigioso, verificatosi a mezzogiorno, il Papa ordinò che tutte le campane di Roma suonassero a festa, ed è per questo che da quel giorno, e a quell’ora, viene recitato l’Angelus. Il 7 ottobre fu invece celebrato con l’istituzione della festa di “Santa Maria della Vittoria”, successivamente variata in festa della “Beata Vergine del Santissimo Rosario”.

San Pio V non cercò mai, nella sua vita, altri interessi che quelli del Regno di Dio, e prima di spirare disse ai cardinali radunati intorno al suo letto: «Vi raccomando la santa Chiesa, che ho tanto amato. Cercate di eleggere un successore zelante, che cerchi soltanto la gloria del Signore, che non abbia altri interessi quaggiù che l’onore della Sede Apostolica e il bene della cristianità».