NULLA VERITAS SINE TRADITIONE
Un tempo, al termine di ogni Santa Messa, il sacerdote pregava così:
«San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; sii il nostro aiuto contro la malvagità e l'insidia del diavolo.
Comandi sopra di lui il Signore, e tu, principe delle milizie celesti, sprofonda nell'inferno, con la tua divina potenza, Satana e tutti gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo per la perdizione delle anime».
Il termine Tradizione riprende l'accusativo traditionem del sostantivo latino traditio, derivato dal verbo tradere. Questo verbo, composto da dare e dal prefisso trans-, significa "consegnare", "passare qualcosa a qualcuno", "affidare" ma anche "trasmettere" o "tramandare".
In senso di “trasmettere”, “tramandare” un patrimonio di memorie e di valori, di qualcosa che si ritiene importante debba essere proseguito da una generazione all'altra, da un'epoca all'altra, indica perciò un continuo nel tempo.
In questo modo viene tramandato il patrimonio culturale che determina e caratterizza gli usi e i costumi di un popolo e di una nazione, costituendone così il retaggio storico e religioso.
Si identifica quindi con il termine Tradizione un concetto metastorico e dinamico, indicante una forza ordinatrice in funzione di principii trascendenti, la quale agisce lungo le generazioni attraverso istituzioni, leggi e ordinamenti.
Il C.R.E.S.T. studia tutte le Tradizioni identificabili in tal senso, pur riconoscendosi esclusivamente nel solco della Tradizione Occidentale, con particolare riferimento a quella Latina e Cattolica.
"Tradidi quod et accepi"
("Ho trasmesso quello che ho ricevuto")
