29 giugno 2012
Il Simbolo Atanasiano
Chiunque
voglia salvarsi deve anzitutto possedere la fede cattolica.
Colui
che non la conserva integra ed inviolata perirà senza dubbio in
eterno.
La
fede cattolica è questa: che veneriamo un unico Dio nella Trinità e
la Trinità nell'unità.
Senza
confondere le persone e senza separare la sostanza.
Una
è infatti la persona del Padre, altra quella del Figlio ed altra
quella dello Spirito Santo.
Ma
Padre, Figlio e Spirito Santo hanno una sola divinità, uguale
gloria, coeterna maestà.
Quale
è il Padre, tale è il Figlio, tale lo Spirito Santo.
Increato
il Padre, increato il Figlio, increato lo Spirito Santo.
Immenso
il Padre, immenso il Figlio, immenso lo Spirito Santo.
Eterno
il Padre, eterno il Figlio, eterno lo Spirito Santo
E
tuttavia non vi sono tre eterni, ma un solo eterno.
Come
pure non vi sono tre increati né tre immensi, ma un solo increato e
un solo immenso.
Similmente
è onnipotente il Padre, onnipotente il Figlio, onnipotente lo
Spirito Santo.
Tuttavia
non vi sono tre onnipotenti, ma un solo onnipotente.
Il
Padre è Dio, il Figlio è Dio, lo Spirito Santo è Dio.
E
tuttavia non vi sono tre Dei, ma un solo Dio.
Signore
è il Padre, Signore è il Figlio, Signore è lo Spirito Santo.
E
tuttavia non vi sono tre Signori, ma un solo Signore.
Poiché
come la verità cristiana ci obbliga a confessare che ciascuna
persona è singolarmente Dio e Signore, così pure la religione
cattolica ci proibisce di parlare di tre Dei o Signori.
Il
Padre non è stato fatto da alcuno: né creato, né generato.
Il
Figlio è dal solo Padre: non fatto, né creato, ma generato.
Lo
Spirito Santo è dal Padre e dal Figlio: non fatto, né creato, né
generato, ma da essi procedente.
Vi
è dunque un solo Padre, non tre Padri; un solo Figlio, non tre
Figli, un solo Spirito Santo, non tre Spiriti Santi.
E
in questa Trinità non v'è nulla che sia prima o poi, nulla di
maggiore o di minore: ma tutte e tre le persone sono l'una all'altra
coeterne e coeguali.
Cosicché
in tutto, come già è stato detto, va venerata l'unità nella
Trinità e la Trinità nell'unità.
Chi
dunque vuole salvarsi, pensi in tal modo della Trinità.
Ma
per l'eterna salvezza è necessario credere fedelmente anche
all'Incarnazione del Signore nostro Gesù Cristo.
La
retta fede vuole, infatti, che crediamo e confessiamo che il Signore
nostro Gesù Cristo, Figlio di Dio, è Dio e uomo.
È
Dio, perché generato dalla sostanza del Padre fin dall'eternità; è
uomo, perché nato nel tempo dalla sostanza della madre.
Perfetto
Dio, perfetto uomo: sussistente dall'anima razionale e dalla carne
umana.
Uguale
al Padre nella divinità, inferiore al Padre nell'umanità.
E
tuttavia, benché sia Dio e uomo, non è duplice ma è un solo
Cristo.
Uno
solo, non per conversione della divinità in carne, ma per assunzione
dell'umanità in Dio.
Totalmente
uno, non per confusione di sostanze, ma per l'unità della persona.
Come
infatti anima razionale e carne sono un solo uomo, così Dio e uomo
sono un solo Cristo.
Che
patì per la nostra salvezza, discese agli inferi, il terzo giorno è
risuscitato dai morti.
E
salito al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente, e di
nuovo verrà a giudicare i vivi e i morti.
Alla
sua venuta tutti gli uomini dovranno risorgere nei loro corpi e
dovranno rendere conto delle proprie azioni.
Coloro
che avranno fatto il bene andranno alla vita eterna: coloro, invece,
che avranno fatto il male, nel fuoco eterno.
Questa
è la fede cattolica, e non potrà essere salvo se non colui che
l'abbraccerà fedelmente e fermamente.